TENUTA DELLO SCOMPIGLIO
29 MAGGIO-26 LUGLIO 2009
Alfredo Pirri
Incontri d’Armonia
La mostra che inaugura le attività espositive e formative dell'Accademia Dello Scompiglio è affidata all'artista Alfredo Pirri che ha realizzato anche il primo seminario dell'Accademia nel periodo maggio - giugno 2009. La mostra si articola in due spazi individuati dall'artista come particolarmente significativi per la storia, il senso e l'attualità della Tenuta che ospita l'iniziativa.
Il primo libro in 5 volumi della collana dello Scompiglio raccoglie la documentazione dell'attività espositiva, che racchiude la mostra personale di Pirri e la mostra collettiva.
la Cappella
è parte integrante della Tenuta Dello Scompiglio e riveste un ruolo fondamentale nel sistema simbolico intorno al quale si articolava tradizionalmente la Tenuta stessa. Essa rappresentava l'aspetto religioso teso a confermare quello politico rappresentato dalla villa. L'ingresso principale si affaccia sull'antica strada di collegamento che corre parallela alle mura di cinta ed un tempo accoglieva i pellegrini in processione per le festività religiose. L'opera, concepita dall'artista appositamente per questo spazio, consiste in un pavimento di cristallo calpestabile nel cui spessore sono contenute un grande numero di piume colorate di un rosso intenso. Le piume, riflettendosi sul fondo bianco retrostante, creano una luminosità sempre mutante asseconda del movimento della luce solare. E' come se delle grandi finestre vetrate fossero cadute a terra dopo l'urto con uno stormo di uccelli o di angeli, e si fossero disposte mantenendo la traccia di quest’impatto per fare poi da sfondo ai nostri passi leggeri e pericolosi.
la Casa delle pecore
si trova sul costone della Collina dell’Uccelliera alle spalle della villa, ed è raggiungibile a piedi attraversando il bosco da una stradina preesistente alla fine di un rettilineo. Una piccola costruzione in pietra dove un tempo trovava ricovero il gregge, il cui aspetto estremamente povero fa pensare ad un esistenza priva di quell' espressione di potere sulla natura e sugli uomini che caratterizza l'altro spazio della Tenuta scelto dall'artista. Un luogo separato e privo di "immagine", di quell'immagine possente che sta a fondamento di ogni universo rappresentativo. Per la casa delle pecore l'artista realizzerà un pavimento composto di specchi infranti che continuano a rompersi sotto i piedi degli spettatori fino a raggiungere col tempo infinito uno stato di polvere luminosa che non riflette più immagini ma solo luce puntiforme.
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