Estate del '59, nel dancing di una casa del popolo del litorale pisano, si balla, eccome se si balla..
Baffone poi non è più venuto. Qualcuno lo aspetta ancora.
..ma qualcos'altro sta per arrivare..
Raccontiamo questa storia, tra Peppone e Don Camillo, Modugno e Claudio Villa, il rock and roll e lo Sputnik..
Lo facciamo anche attraverso le canzoni, colonna sonora di quegli anni e anche di quelli a venire.
Questo spettacolo nasce da una serie di interviste che ho realizzato nell’estate 2008 afrequentatori di sale da ballo, quindi ballerini, orchestrali e cantanti; persone che comunque alla fine degli anni ’50 avessero frequentato il mondo della balera, soprattutto nelle nostre zone: Pisa, la sua provincia e il litorale.
Spettacolo di narrazione o teatro-canzone, teatro cabaret o teatro teatro?
Un po’ di questo ma anche di altro, forse una veglia, forse un racconto con canzoni e aneddoti. Quel mondo certamente non c'è piu'.
E poi lo sapevate che il partito in quegli anni odiava Fred Buscaglione, perché portatore dei nuovi sound americani e invece sosteneva il compagno Claudio Villa?
Visto che il rock era “il ballo del diavolo”, anche il prete era d’accordo.
-Marco Azzurrini-