Villa Bottini, Lucca (LU)
15 giugno 2012
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Tributo a John Cage
interventi di body percussion e performance
Percussionisti del PMCE - Parco della Musica Contemporanea Ensemble di Roma
Fabrizio Bartolini, Simone Buttà, Antonio Caggiano, Matteo Martizi, Aurelio Scudetti
direttore Antonio Caggiano
Hans-Günter Brodmann Greetings to Hermann (1986) per 6 tom tom e grancassa
Steve Reich Music for Pieces of Wood (1973) per 5 percussionisti
John Cage Living Room Music (1940) per percussioni e quartetto vocale, con o senza assolo strumentale e trio di percussioni
Giorgio Battistelli Il libro celibe (1976) per 1 performer
Ernst Toch Fuge aus der Geographie (1930) per quartetto vocale
William J. Schinstine Scherzo without Instruments (1978) per quartetto di body percussion
in collaborazione con Lu.c.c.a. - Lucca Center of Contemporary Art, PMCE - Parco della Musica Contemporanea Ensemble di Roma
Tributo a John Cage
Tributo a John Cage è una vera incursione musicale nel cuore della città di Lucca con i percussionisti del PMCE che si esibiscono in interventi di “body percussion”, una particolare tecnica in cui il ritmo musicale e il corpo diventano l’essenza stessa della musica. I musicisti irrompono negli spazi espositivi di Villa Bottini, con un’energia vitale che vuole frantumare le sedimentazioni culturali che separano le diverse forme artistiche, proiettandole in un flusso vitale, capace di farle coesistere in assoluta autonomia e libertà.
La seconda parte dello spettacolo vede Antonio Caggiano che interpreta Il libro celibe (movimenti di fogli sonori e non), performance di Giorgio Battistelli del 1976 per un esecutore: una partitura-libro fatta di carta, cartone, pelle, metallo e legno. Manipolando, strappando, appallottolando, sfregando, grattando con infinite modalità di tocco la partitura-racconto, Il libro celibe diviene lettura collettiva e insieme drammaturgia di suoni, evocata dalle mani in azione sulle pagine, che esaltano la specifica essenza di ciascuna, sino al gioco di prestigio finale nel quale la musica svanisce per tornare al tutto muto dell’opera in quanto tale. La libertà e la fantasia sono gli elementi centrali de Il libro celibe che è stato creato quando Battistelli era poco più che un ragazzo, agli inizi della sua carriera di compositore, e lo affascinavano l’alchimia, la psicologia e le macchine celibi di Marchel Duchamp. Ispirato al geniale avanguardista francese, al concetto di un’opera capace di vivere in piena autonomia, liberata dal vincolo matrimoniale con l’interprete, Battistelli inventa un libro che è partitura tridimensionale, che si rende performance nel semplice, connaturato gesto dello sfogliare.