DI VALENTINA VETTURI
2011
“Ho abitato queste campagne. Ricordo le passeggiate nella Tenuta. Avevo l’abitudine di percorrere questo sentiero due volte al giorno, la mattina appena sveglia e poi all’imbrunire. Il diario di una esule, un racconto in cui finzione e realtà si mescolano. Un invito al camminare, mediato dalla memoria e dalle riflessioni sulla condizione, forse cercata, dell’esilio.”
Valentina Vetturi è nata a Reggio Calabria nel 1979. La sua ricerca indaga la relazione tra performance, scrittura, i suoi interventi forzano la percezione del quotidiano tramite l’inserimento di elementi che ne scardinano il flusso abituale. Recenti progetti/mostre includono: Un Viaggio (Spazio Norbert Salenbauch, Venezia, 2011), The Playground (Premio LUM, Bari 2011), La Funzione (Naba, Milano, 2011), La Macchina che produce il Tempo (Masseria Torre Coccaro, 2010), La Pendolare (Living Layers/Wunderkammern and MACRO Rome 2010). È autrice di alcune pubblicazioni tra cui: La Macchina che produce il Tempo (pubblicato dalla Galleria Bonomo Bari) e Un Esilio (pubblicato dall’Associazione Culturale Dello Scompiglio, Lucca). Ha vinto il premio Mario Razzano e ha preso parte a residenze tra cui: FAAP- Fundaçao Armando Alvares Penteado (Sao Paulo, Brasil); Transiet Space Summer Camp by Uqbar (Palanga, Lituania); Viafarini (Milan). È co-fondatrice del collettivo Radice Quadrata.
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