PERFORMANCE
2013
ideazione, regia, video e scene Cecilia Bertoni
musiche, suoni e rumori Carl G. Beukman
aiuto regia Alice Mollica
l’astronauta Mauro Carulli
nei film Cecilia Bertoni, Carl G. Beukman, Marco di Campli San Vito, Marialucia Carones, Serge Cartellier, Serena Gatti, Claire Guerrier, Piero Leccese, Mees, Luigi Petrolini e Didi & Gogo
testi Cecilia Bertoni, Mauro Carulli e i performer.
Friedrich Nietzsche, “Il viandante”, da Così parlò Zarathustra | voce versione in Italiano Mauro Carulli, voce versione in Inglese Charlotte Zerbey,
voce versione in Tedesco Cecilia Bertoni
costume Rosanna Monti
tecnica Paolo Morelli, Associazione BAM
costruzione scene Cipriano Menchini, Paolo Morelli
realizzazione cortometraggi
riprese Mauro Carulli
riprese IPOD Cecilia Bertoni, Serge Cartellier, Claire Guerrier, Mees
montaggio Mauro Carulli, Cecilia Bertoni
realizzazione film in green screen
riprese, montaggio e tecnica Associazione BAM, Paolo Morelli, Luca Telleschi
una produzione Associazione Culturale Dello Scompiglio
anno di produzione 2011-2013
durata 50 minuti - iscrizione S.I.A.E. spettacolo non depositato
Kind of Blue nasce come terza parte della Trilogia dell’Assenza.
La regista, Cecilia Bertoni, crea dei ritratti video esplorando artisti suoi collaboratori in precedenti spettacoli, ora però in quanto persone senza un ruolo, se non quello di essere se medesimi. La regista indaga le loro ossessioni fisiche e mentali e il loro nesso con l’atto creativo. Raccontano dei loro segreti e dei loro corpi come case imperfette. I bagni delle proprie abitazioni diventano i luoghi in cui esplicitare i propri enigmi, le proprie follie e delusioni, mentre una cucina diventa il centro nevralgico della creazione, ma anche preludio e epilogo di un’attesa inesauribile.
Mentre scorrono le immagini dell’installazione video, il pubblico, avvolto dalle proiezioni, siede su un’impalcatura e dall’alto contempla la terra azzurra vista da lontano, teatro d’azione di corpi frammentati. Dal vivo ci sono una torretta,
e un astronauta, il quale vorrebbe vedere tutto questo da una specie di aldilà.
In una maniera solo apparentemente arbitraria egli associa alle storie dei terrestri il suo gioco preferito, come valutazione di ciò che gli manca maggiormente nella dimensione spaziale: le persone? la grazia? oppure un giudice retto e imparziale che lo metta sulla giusta via? E non sa più la differenza fra ciò che è vero e ciò che è finto, ciò che è concreto e ciò che è fittizio, ciò che è incarnato e ciò che non lo è, ciò che è passato e ciò che è presente. Nella drammaturgia un testo di
F. Nietzsche intesse nella trama il filo della ricerca della propria individualità,
quale ascesa impervia e forzatamente solitaria.
Kind of Blue è una performance completamente a sé stante. Per approfondire i temi indagati, la regista ha pubblicato una rivista che contiene appunti del suo lavoro con gli interpreti, che consistono in testi, immagini e disegni.
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