A (Pure) Flower
lo spirituale nell’arte
I solisti di Contempoartensemble
Maria Elena Romanazzi voce
Matteo Fossi pianoforte
Duccio Ceccanti violino
Edoardo Rosadini viola
Vittorio Ceccanti violoncello
John Cage Solo for cello da Concert for Piano and Orchestra (1957-1958)
Giya Kancheli Caris Mere (1994) per voce e viola
Arvo Pärt Spiegel im Spiegel (1978) per violoncello e pianoforte
Martin Bauer Conferencia sobre John Cage (2012) per violino, viola, violoncello e nastro *
Morton Feldman Only (1946) per voce sola
Spencer Topel Preludes for Violin and Cello (2007) per violino e violoncello
John Cage A Flower (1950) per voce e piano coperto
Arvo Pärt Fratres (1980) per violino e pianoforte
John Cage Five (1988) per cinque esecutori
* prima esecuzione assoluta
in collaborazione con Associazione San Cristoforo Art-Philosophy-Science-Spirituality
manifestazione nell’ambito del Settembre Lucchese
trasmesso in live streaming su Radiocemat
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I solisti di Contempoartensemble si confrontano con la ricerca spirituale nel lavoro di Cage e di altri musicisti, suoi contemporanei e non, indagando i diversi percorsi che tale ricerca può intraprendere. Il programma comprende musiche di John Cage, Arvo Pärt, Giya Kancheli, Morton Feldman e di due giovani compositori: lo statunitense Spencer Topel e l’argentino Martin Bauer, di cui viene proposta una prima esecuzione assoluta. Dal lavoro sull’astrazione di Cage che, partendo dalla filosofia zen, organizza la materia musicale secondo le leggi del caso, si giunge ad Arvo Pärt che punta all’essenzialità di una musica minimale, venata di misticismo, passando per Morton Feldman, nella cui opera la quasi totale assenza di movimento è capace di far percepire le micro riverberazioni in essa presenti. Il titolo della serata prende le mosse dal rapporto di Cage con l’arte figurativa, in particolare l’arte astratta, e la sua evoluzione verso una visione spirituale del fare artistico. Già all’epoca dei suoi studi con Arnold Schönberg, nel 1935, Cage si avvicina alla pittura astratta di Vasilij Kandinskij e al suo “Lo spirituale nell’arte”, iniziando a dipingere. L’incontro più ricco fu poi quello con Mark Tobey e le sue pitture bianche che gli suggerirono l’idea di un’arte completamente astratta, portandolo a sostituire alle note della partitura delle parentesi temporali (time brackets) che indicano inizio e fine di ogni intervento.
Antonio Caggiano