TENUTA DELLO SCOMPIGLIO GIOVEDì-DOMENICA ORE 14.00-18.00
12 APRILE 2014 - 28 SETTEMBRE 2015
L’INSTALLAZIONE INTERATTIVACOREOGRAFIA SOCIALE E LA SCULTURA SEDIA-FOSSILE, DINOSEDIASAURO SONO VISITABILI FINO AL 27 LUGLIO 2014
LA MOSTRA FOTOGRAFICA SEDEO ERGO SUM È VISITABILE FINO AL 28 SETTEMBRE 2014
Sedeo Ergo Sum - Siedo Dunque Sono
RASSEGNA DI CATERINA PECCHIOLI
INAUGURAZIONE SABATO 12 E DOMENICA 13 APRILE 2014
Caterina Pecchioli invita lo spettatore a un percorso negli spazi interni ed esterni della Tenuta Dello Scompiglio dove, attraverso una serie di lavori interdisciplinari tra scultura, fotografia e installazione, introduce lo spettatore nel mondo delle dinamiche interpersonali. Leitmotiv dei diversi lavori è l’oggetto sedia utilizzato come simbolo di relazione sociale. La sedia viene introdotta in occidente per definire una differenziazione di posizione sociale. Essa era inizialmente destinata ad ospitare una sola persona e usata esclusivamente dai sacerdoti e dai principi; era prerogativa aristocratica differenziarsi dalla massa e sedere a parte, come su un trono. Adottata poi dalla massa, la sedia mantiene per sua natura questa capacità di determinare, secondo la posizione e distribuzione nello spazio, diversi tipi di rapporti tra le persone. La rassegna sfrutta la natura di questo oggetto e la posizione del corpo in relazione ad esso, per stimolare una maggiore consapevolezza sulle dinamiche relazionali e su come esse siano influenzate da minimi spostamenti fisici e spaziali.
La rassegna comprende l’installazione interattiva Coreografia Sociale che include ventiquattro carte-istruzioni e quarantadue sedie attivabili dallo spettatore che diventa al tempo stesso “soggetto e oggetto” dell’installazione, la scultura Sedia-Fossile, Dinosediasauro, una scultura site-specific nel parco composta di centosessanta sedie, e la mostra fotografica Sedeo Ergo Sum che dà il nome al percorso espositivo, ed include una serie di sette immagini di grande formato, tra queste: la Basilica di S. Pietro, la Camera dei Deputati, la Sala di Luca Giordano in Palazzo Medici a Firenze, la metropolitana di Parigi e il Teatro Valle Occupato di Roma.
Alcune brevi estratti del testo critico che accompagna la mostra "La Sedia-Vertebra" di Alena Alexandrova:
Sedeo Ergo Sum (serie fotografica) "Gli spazi pubblici sono caratterizzati da una particolare scenografia. Definendo il punto di osservazione, altrettanto importante quanto i ruoli in scena, le sedie rappresentano l’infrastruttura stessa dello spettacolo. [...] Gli scatti di Caterina Pecchioli ritraggono il punto di osservazione, ascolto o interlocuzione, non il comportamento sociale o lo spettacolo in sé. Lo spazio del pubblico si contrappone – in modo letterale e spaziale – al palcoscenico, luogo di un mondo immaginario. In questo senso le foto rappresentano una contro-immagine dell’immaginario condiviso del teatro o della politica".
Coreografia Sociale (installazione interattiva) "La scenografia degli spazi sociali di Sedeo Ergo Sum si mette in movimento e diventa coreografia sociale.L’ambiente dell’installazione interattiva mette in dubbio le strutture, le posizioni assegnate, i ruoli e gli status suggeriti dalla prima serie di scene e questa volta l’abitudine sociale si trasforma in un gesto aperto[...] Azioni come spiegare, ascoltare, pregare o aspettare vengono al tempo stesso private del loro significato usuale e possono essere rimesse in scena, oggettivate, sperimentate. […] Questo micro-teatro dell’osservare e fare, contemporaneamente, è il fulcro stesso dell’installazione interattiva. Siamo al tempo stesso oggetto e soggetto della pièce".
"Sedia Fossile Dinosediasauro, una scultura che priva l’oggetto in questione, la “sedia”, del suo uso abituale, trasformandolo in una vertebra o in un osso, resti di un animale gigantesco; una specie di rudere, ma non lo scheletro di un mostro preistorico. È un fossile artificiale, la spina dorsale di un corpo sociale".
La mostra è lo sviluppo di una ricerca di Caterina Pecchioli iniziata nel 2010 allo Scompiglio con l’installazione-performance Relazioni a Catena con le performer Costanza Givone e Marie Goeminne; di cui sarà presentata, in questa occasione, la versione Flip-Book.
Invitata a ripensare l’opera come metamorfosi nello SPE - Spazio Performatico ed Espositivo della Tenuta, Caterina ha proseguito la ricerca nel febbraio 2013, durante un periodo di residenza con la realizzazione di un laboratorio per famiglie sul tema delle relazioni interpersonali, tenuto assieme a Costanza Givone.
Sedeo Ergo Sum