SPE - SPAZIO PERFORMATICO ED ESPOSITIVO ORE 17.00
SABATO 18 GIUGNO
INCONTRO
Claude Cahun
con Silvia Mazzucchelli e Lucia Biolchini
SPE - SPAZIO PERFORMATICO ED ESPOSITIVO ORE 21.00
18-19 GIUGNO 2016
Dehors / Audela
CC - Claude Cahun Contre Culture - PRIMA
Tertium non datur?
di Salvatore Insana e Elisa Turco Liveri
materiali coreografici di e con Elisa Turco Liveri e Nuvola Vandini
musica e sound design Giulia Vismara
light design Giovanna Bellini
immagini Salvatore Insana
costumi Lucia Castellana
elementi scenografici Fiammetta Mandich
con la collaborazione di Silvia Albanese, Lucia Biolchini, Silvia Mazzucchelli
produzione Associazione Culturale Dello Scompiglio
con il sostegno di ACS Abruzzo Circuito Spettacolo
CC- Claude Cahun Contre Culture
Una cornice vuota, immersa nell'oscurità. Le molteplici mancate o rimarcate identità di Claude Cahun riemergono come fantasmi da visitare, sembianti di cui fare esperienza.
Claude Cahun, scrittrice, fotografa e attrice nata nel 1894 a Nantes, vicina al movimento surrealista, riscoperta solo da pochi lustri, fu un’artista controversa e perseguitata a causa della sua omosessualità e delle sue origini ebraiche. Tutta la sua vita/opera, minata da constanti aggressioni, fu una continua rincorsa all’identità mancata, concepita come resistenza e rivolta nei confronti di qualsiasi identificazione forzata. Con CC approfondiamo la relazione simbiotica tra Cahun e Marcel Moore, la compagna di una vita vissuta insieme e di un'arte concepita nella vicendevolezza di ruoli e competenze. E andando oltre, facciamo riferimento agli studi di Barthes sul neutro e sull'informe, alla ricerca di questo “tertium”, occupandoci del neutro non come ciò che annulla i sessi e i generi, ma come ciò che li oltrepassa, sfidando la legge, la grammatica, i paradigmi. CC è un dispositivo scenico intermediale, frutto di una complessa stratificazione tra linguaggi che concorrono a un approccio non biografico alla materia indagata, verso una comunanza di metodo e di poetica con quanto faceva Cahun passando dalla letteratura al collage, dalla fotografia al teatro, anticipatrice di un atteggiamento inafferrabile verso la creazione, all'insegna della traslazione delle forme e dei concetti nello spazio e nel tempo, nella stratificazione del lavoro su più linguaggi e più piani.