SPE - SPAZIO PERFORMATICO ED ESPOSITIVO ORE 19.30
17 DICEMBRE 2016
Orchestra Operaia
DI MASSIMO NUNZI
Maman o il Pene Eretto, viaggio musicale nelle trame di Louise Bourgeois
voce Marta Colombo
trombe Mario Caporilli, Fabio Gelli
tromboni Stan Adams (ten), Pierluigi Bastioli (bss)
sax Claudio Giusti, Alex Tomei, Carlo Conti, Duilio Ingrosso
keyboards Alessandro Gwiss, Gianluca Massetti
chitarra Manlio Maresca
basso Lorenzo Feliciati
batteria PierPaolo Ferroni
direzione e arrangiamenti Massimo Nunzi
arrangiatori (Lone Arrangers) Claudio Toldonato, Marco Vismara, Alberto Buffolano, Damiano La Rocca
L’Orchestra Operaia è frutto della rottura netta di un tabù: quello dello stile a tutti i costi, dell’appartenenza ad un genere. L’Orchestra nasce come “meccanismo” musicale, motore creativo che permette di realizzare stili musicali di ogni tipo. Tecnicamente è una piccola big band, creata sul modello dei Washingtonians di Duke Ellington o delle orchestre di Fletcher Henderson. Rinunciare ad una collocazione stilistica è un passaggio molto rischioso ma molto interessante da compiere poiché, disconoscendo un genere di riferimento e piuttosto, trasformandolo volta per volta, si entra in una zona franca che permette di vivere tutte le identità possibili che un gruppo orchestrale di questo tipo, genericamente legato al jazz, può permettersi. Maman o il Pene Eretto è immaginato da Massimo Nunzi e ruota attorno ad elementi compositivi ispirati dalla figura intensa e contraddittoria ma anche molto ironica di Louise Bourgeois. E come le trame fitte ed articolate degli arazzi che intesseva sin da piccola, Nunzi e l’Operaia, forte di sei compositori e tredici solisti, realizzerà un compatto viaggio nella sofisticato arcaismo degli oggetti evocativi, immaginati dall’artista.
direzione artistica Antonio Caggiano