SPE - SPAZIO PERFORMATICO ED ESPOSITIVO
SABATO ORE 21.00
DOMENICA ORE 19.30
3-4 GIUGNO 2017
Minni.Quadri.Rizos
TakenForGranted
vincitore del Bando Assemblaggi Provvisori
di Paola Stella Minni, Ondina Quadri, Konstantinos Rizos
con Paul Crescendo, Paola Stella Minni, Olmo M., Ondina Quadri, Maya Y., Konstantinos Rizos
disegno luci Marie-Sol Kim
grazie a Massimo Conti, Ludovica Sciannamblo, Maria Lamari
produzione Associazione Culturale Dello Scompiglio
con il sostegno di ICI – CCN Montpellier
TakenForGranted è una scrittura collettiva. Gli artisti si trovano a lavorare insieme su tutti gli elementi della messa in scena, in un’avventura politica di condivisione e costruzione che sposta continuamente il punto di vista su ciò che crediamo di sapere. Quello che diamo per scontato (Taken For Granted) è una fiducia, un contratto sociale e scenico che occorre continuamente costruire e decostruire, di cui siamo tutti assieme responsabili.
TakenForGranted è una drammaturgia di frammenti. Frammenti di una ricerca di significati - di significanti - di piccoli gesti ormai assodati - di tentati sabotaggi del quotidiano. Ne fanno parte corpi, e le loro estensioni elettriche. Ne fanno parte giochi socio-coreografici di riconfigurazione dell’immagine, o del suo potere conoscitivo. Ne fanno parte pratiche di resistenza alla normalizzazione di genere, micropolitiche drag king. La performance prende spunto dalla storia di Agnes, una giovane americana che nel 1959 riuscì a ottenere un’operazione per trasformare i suoi genitali e ad accedere così al riconoscimento ufficiale come donna. Agnes riesce a farlo senza dover passare per i protocolli legali e psichiatrici della transessualità, mette in atto una finzione somatica, attraverso l’invenzione, la performatività e l’assunzione di ormoni, della quale anche i medici che la analizzano non si possono rendere conto. Agnes dà una svolta alla relazione femminilità drag/queen, originale/copia, naturale/artificiale, sostanza/forma.
consigliato ad un pubblico adulto
Quello che Agnes ha imparato è che l’identità di genere
altro non è che uno script, una narrazione,
una finzione performativa,
una retorica in cui il corpo agisce allo stesso tempo
come scenario e come personaggio principale.
(P.B. Preciado, Testo Tossico)