Ci troviamo in un periodo di passaggio, fra la conclusione di Assemblaggi Provvisori e l’avvio del nuovo progetto per il 2018. Un periodo di quiete rumorosa dove la stasi è solo apparente e suoni silenti si annidano nel mare d’idee in divenire. È proprio in questo magma che filamenti di progetti mai conclusi vengono a galla e ritornano a popolare i luoghi Dello Scompiglio. Alcuni più insistenti di altri, forse perché solo accennati, impongono la loro presenza e ci indirizzano verso luoghi a noi non sconosciuti. Come il “Made in Italy 3x1”, che in questo caso si manifesta attraverso il talento visionario del grande pianista Antonello Salis o come “John Cage: 4’33’’ Lezione sui funghi”, che ci porta a una nuova consapevolezza del suono-timbro attraverso il magnifico mondo delle percussioni di giovani percussionisti condotti da Antonio Caggiano.
SPE - SPAZIO PERFORMATICO ED ESPOSITIVO ORE 19.30
25 NOVEMBRE 2017
Made in Italy
SalisSolo
Antonello Salis
pianoforte e fisarmonica
foto: Francesco Fratto
Il talento visionario di Antonello Salis si misura con il concerto SalisSolo: un viaggio in musica fra gli stili e i repertori più diversi, in cui il grande musicista sardo, che non disdegna la condivisione del palco con altri artisti, in questo caso si presenta da solista, alternandosi fra la fisarmonica e il pianoforte.
“Servitore della musica”, come si definisce egli stesso, artista poliedrico e aperto alle più ardite sperimentazioni, Salis nella sua ricchissima carriera ha collaborato con musicisti quali Don Cherry, Lester Bowie, Cecil Taylor, Pat Metheny, Paolo Fresu, Michele Rabbia, Stefano Bollani e molti altri.
Il concerto è proposto dall’Associazione Culturale Dello Scompiglio, diretta dalla regista e performer Cecilia Bertoni, per Made in Italy, 3x1, progetto inaugurato nel 2015, dedicato alla creatività e alla genialità italiana nell’ambito musicale. La direzione artistica è affidata ad Antonio Caggiano, fondatore dell’ensemble di percussioni Ars Ludi.
Fisarmonicista, pianista e compositore, Antonello Salis si muove con disinvoltura fra i generi più diversi, dal jazz rock all’avanguardia più totale, con audaci incursioni nel mondo dell’improvvisazione, da sempre uno dei fulcri della sua ricerca artistica. La forza espressiva di Salis, che si manifesta in un rapporto di intensa fisicità con i suoi strumenti d’elezione, stordisce quando si dispiega in pianosolo (che è anche il titolo di un disco che ha inciso per CamJazz). Stordisce chi spera di ascoltare un pianoforte solitario, stile jazz, ma stordisce ancora di più chi crede di conoscere bene il musicista, il cui virtuosismo non è mai fine a se stesso e il cui linguaggio, capace di fare dell’estemporaneità una poesia, si sottrae a qualsiasi tentativo di classificazione.
ANTONELLO SALIS (piano - accordion). Nasce il 28/2/1950 a Villamar (CA). Inizia a suonare la fisarmonica a sette anni, in seguito si avvicina al pianoforte studiando da autodidatta. Negli anni ’70 milita in diversi gruppi rock suonando l’organo Hammond. Nel 1973 forma il trio “CADMO” con Riccardo Lay e Mario Paliano che in pochi anni diventa il manifesto italiano della musica improvvisata. Il trio diventa in seguito il quintetto “G.R.A.” con l’aggiunta del sassofonista Sandro Satta e del trombonista Danilo Terenzi. Nello stesso periodo suona nel quintetto di Massimo Urbani e nella Grande Elenco Musicisti di Tommaso Vittorini. Nel 1975 esordisce come piano solo a Castel S. Angelo a Roma nella rassegna capitolina di jazz organizzata dal Music Inn. Dal 1978 è protagonista in piano solo e fisarmonica in Italia e all’estero ospite dei maggiori jazz festival. Il suo percorso musicale ormai trentennale è costellato da collaborazioni eccellenti, per citarne alcune: Paolo Fresu, Furio Di Castri, Stefano Bollani, Roberto Gatto, Riccardo Fassi, Pino Minafra, Paolino Dalla Porta, Gianluca Petrella, Fabrizio Bosso, Paolo Angeli, Javier Girotto, Lester Bowie e l’Art Ensemble Of Chicago, Francis Kuipers, Gavino Murgia, Hamid Drake, Don Cherry, Don Pullen, Ed Blackwell, Billy Cobham, Horacio “El Negro” Hernandez, Han Bennink, Nana Vasconcelos, Cecil Taylor, Pat Metheny, Joey Baron, Bobby Previte, Hamid Drake, Bobby Watson, Minino Garay, Richard Bona, Linley Marthe, Francis Lassus, Joel Allouche. Come solista ha inciso tre dischi: “ORANGE JUICE, NICE FOOD”, “SALIS!”; “QUELLI CHE RESTANO”; “PIANOSOLO”. CAM 2005. (Discografia selezionata: www.antonellosalis.com) Una delle collaborazioni più longeve di Salis è quella con il chitarrista francese Gérard Pansanel con cui ha inciso 7 CD tra i quali uno dedicato a Fellini e alla musica di Nino Rota con l’Orchestra Improvista, e uno dedicato ai Beatles. Con la formazione francese suona in diversi festival e città francesi, in Europa, con un tour che li vede protagonisti con la loro musica a Capo Verde. La collaborazione con i fisarmonicisti francesi Richard Galliano e Marcel Azzola insieme a Gianni Coscia produce il “Quartetto Nuovo”, apoteosi dello strumento madre di Salis: la fisarmonica. Musicista eclettico, Salis, nel corso della sua carriera, si è confrontato in progetti di:
- teatro: Remondi e Caporossi, Festival di Sant’Arcangelo, Lucia Poli, Remo Remotti (in uscita un prossimo lavoro in vinile), Leo de Bernardinis, Perla, Michele di Mauro, Antonio Rezza, rassegne e Festival di cinema tra cui Biennale di Venezia, Taormina Festival, per citarne due tra i più importanti;
- danza: Roberta Escamilla Garrison, Teri Weikel, Cie la Bagarre, Il Giardino dei Ciliegi per citarne alcuni;
- rassegne e festival di Cinema: Biennale di Venezia, Festival di Taormina, festival di Cinema e Suoni a Carloforte, Premio Solinas, per citarne alcuni;
- film: con Gérard Pansanel ha firmato le musiche del film di Eric Romher “Racconto d’autunno”, con Paolo Fresu firma la rivisitazione “non ti scordar di me” – Cento Chiodi di Ermanno Olmi.
Partecipa come ospite a numerosi film Festival di Cinema Muto: Aosta, Torino, Roma, Venezia, Forlì per citarne alcuni. Ha inoltre collaborato con Pino Daniele, Ornella Vanoni, Tete de Bois, Gang, Vinicio Capossela, Teresa de Sio, Quintorigo e numerosi altri artisti al di fuori dell’ambito strettamente jazzistico. Partecipa a numerosi Festival di Jazz nazionali e internazionali, tra cui: Umbria Jazz, Roccella Jonica, Sant’Anna Arresi, Berchidda, Clusone, Cagliari EuropeanJazzFestival, Ravenna, Parigi, Montreux ,Nizza, Le Mans, Madrid, Mosca, Barcellona, Londra, Bath, Oslo, Stoccolma, New York, North Sea, Chicago, Montreal, Santiago del Cile, Tel Aviv, Marocco – Festival di Rabat, Tunisia – Festival di Cartagine, Turchia,Vancouver, San Paolo, Rio De Janeiro, Tel Aviv Jazz Festival, Saint Louis del Senegal, Buenios Aires, Città del Messico, seguito da un tour che ha toccato le maggiori città messicane. A Campeche, Patrimonio Culturale dell’Umanità, viene insignito della Targa al “Merito Artistico” come rappresentante del jazz italiano. Nel corso della sua lunga carriera ha ottenuto vari riconoscimenti a livello europeo e internazionale: Premio “Django d’or” 2005 per l’Italia come musicista affermato; Premio alla Carriera: Cagliari European Jazz 2008; Premio Città di Roma 2002; Top Jazz 2008 tastiere, piano e fisarmonica; 2009, Top Jazz, miglior disco STUNT con il trombettista Fabrizio Bosso; 2013, Premio alla Carriera, Iseo Jazz Festival; 2013, Premio Fondazione “Maria Carta”; dal 2014 al 2016 miglior fisarmonicista italiano. Nuova voce delle riviste di jazz. Ultimo lavoro discografico, presentato all’EcJ EXPO Festival Europeo, produzione di S’Ardmusic e Jazz in Sardegna e distribuito EGEA è “Giornale di Bordo” 2010, progetto corale di Antonello Salis, Paolo Angeli, Gavino Murgia, Hamid Drake. In Belgio e Francia tra i Top Five Cd.