SPE - SPAZIO PERFORMATICO ED ESPOSITIVO
ORE 19.30
12 MAGGIO 2018
Omaggio al '68
N.N.
Sulla morte dell’anarchico Serantini
PER SEI VOCI SOLISTE E SEI PERCUSSIONISTI
musica di Francesco Filidei
testi di Stefano Busellato
I Manifestazione
II Canto primo (Dormo)
III Intermezzo primo (Autopsia-Tuttomondo)
IV Carcere
V Intermezzo secondo (S’Angioni)
VI Canto secondo (Drommi)
VII I Funerali dell’Anarchico Serantini
Ars Ludi percussioni
Antonio Caggiano
Pietro Pompei
Rodolfo Rossi
Gianluca Ruggeri
Aurelio Scudetti
Flavio Tanzi
Ready-Made Ensemble voci
Paola Ronchetti soprano
Antonella Marotta mezzosoprano
Marta Zanazzi contralto
Romolo Tisano tenore
David Ravignani baritono
Giuliano Mazzini basso
direttore Tonino Battista
Figlio di N.N.
Questa la dicitura apposta sulle carte d’identità dei trovatelli fino al 1975.
N.N. : Nomen Nescio, Nome sconosciuto.
N.N. è un’opera dedicata all’anarchico Franco Serantini. Arrestato durante la manifestazione del 5 maggio ’72 a Pisa, pestato e condotto in carcere morì in modo atroce in seguito alle percosse subite da parte della polizia. Una storia che è una miscela esplosiva di ingiustizia, ribellione, solitudine e passione capace di riassumere da sola tutta un’epoca e l’intera generazione figlia del ’68.
Tutti gli interpreti sono impegnati fisicamente in modo totale, sulla partitura sono notati persino i movimenti del collo e della testa: la prima parte è uno scenario di scontri, fra suoni di sirena, fischietti di polizia ed esecutori che pestando i piedi per terra imitano un plotone in marcia, la seconda un percorso all’interno della mente e del corpo martoriato di Serantini con riferimenti evidenti alla Passione, l’ultima una sorta di rito laico che vede tutti i partecipanti seduti dietro al loro tavolo nero scatenarsi fra schiocchi di lingua e di dita, respiri, mani battute, baci, colpi di tosse, urla. Queste sezioni principali son separate da due canti e due intermezzi fra il grottesco ed il nostalgico.
Un percorso verso la lingua sarda e verso una figura materna si delineano a poco a poco attraverso la partitura, per giungere ai frammenti di una incredibile ninna nanna campidanese.
Il testo è affidato al filosofo pisano Stefano Busellato.
Dalla biblioteca Serantini, da Corrado Stajano e Nanni Balestrini sono stati forniti incoraggiamenti e materiale utile.
Una lettera:
Franco son nato a Pisa da una madre sarda un anno esatto dopo quella manifestazione di maggio, quando ti videro dalla finestra coperto dai pugni e dalle bastonate della polizia. Dopo tante primavere, guardando le poche foto sbiadite rimaste, nascosto dietro due lenti troppo spesse sembri proprio uno dei ragazzi fra i quali son vissuto, tra Piazza Garibaldi e Piazza San Silvestro, la piazza che per chi ti ricorda ha preso il tuo nome. Dal ’72 molto è successo, in via San Martino il circolo anarchico è scomparso. Il mercato rosso è solo un lontano ricordo nelle memorie di chi ti ha conosciuto. Di chi ti ha massacrato non si è saputo più nulla, i pochi imputati vennero assolti dai giudici. Corrado Stajano ha scritto un bellissimo libro sulla tua storia e Nanni Balestrini un breve racconto. A Pisa è nata una biblioteca che porta il tuo nome. Eccoti in omaggio ancora e solo funerali, dopo quelli del ’72. Fossi vissuto a quell’epoca, sarei venuto, fossi stato un pittore, i tuoi funerali li avrei dipinti. Adesso che li ho composti non sento che il fruscio delle pagine, aspettando che prendano vita.
Paris, 31/12/2008, Francesco Filidei
Io so i nomi, io so i nomi di quelli che hanno compiuto le stragi, diceva Pasolini. I nomi degli assassini di Serantini molti li conoscono. I nomi ci sono, ma resteranno sconosciuti, come quello della loro vittima, alla giustizia ed ai più.
Figli di N.N.
Il concerto è realizzato con il supporto di SIAE per il progetto “SIAE - Classici di Oggi”