TENUTA DELLO SCOMPIGLIO DALLE ORE 15.00
30 SETTEMBRE 2018
Maria Luigia Gioffrè
Purgatorio della primavera
ALL’INTERNO DI ART FOR THE ENVIRONMENT RESIDENCY PROGRAMME
in collaborazione con University of the Arts London
Pangea, 2017 durational performance, still from video, scattata durante: Co-Creation Live Factory, Venice International Performance Art Week, Palazzo Mora, 2017 photo credits: Aldo Aliprandi
Maria Luigia Gioffrè (1990, vive e lavora tra l’Italia e il Regno Unito), ha ampliato la sua formazione conseguendo il Master of Arts in Belle Arti presso la Central Saint Martins di Londra, e grazie al quale è stata selezionata dall’Art for the Environment Residency Programme per una residenza presso l’Associazione Culturale Dello Scompiglio.
Il suo lavoro è incentrato sulla narrazione quale strumento per creare condizioni immaginifiche che trasmettano conoscenza sulla storia personale o su quella universale. Introduce un linguaggio non rappresentativo, che costruisce i propri scenari a partire dalla mancanza di linearità, per creare uno scambio fra scena e retroscena, fra risultato e processo. L’interazione di tracce e tempo definisce la performance non soltanto come una pratica della vita, ma anche come pratica di archiviazione e memoria, che l’artista esplora attraverso più media. La ripetizione diventa strumento rituale per misurare la resistenza del corpo che l’artista cerca di incarnare in immagini, in tracce e nel corpo stesso. Il 30 settembre presenterà una performance, quale restituzione della residenza svolta allo Scompiglio, dal 17 al 30 settembre 2018. Consapevole della propria morte, nella pratica artistica predilige la performance come pratica della presenza, secondo il “Dasein” heideggeriano e l’esser-ci. In passato si è dedicata ai media fotografici, fin quando non si è resa conto che - per lei – si trattava di strumenti di assenza, che non le permettevano di “stare all’interno del mondo” e di mettere in atto in modo efficace l’esistenza in cui viviamo e l’immanenza dell’essere. La linea esplorativa principale della sua residenza sarà proprio la differenza fra la pratica artistica dell’assenza (fotografia) e quella della presenza (performance). Lavorerà inoltre sul tema fondamentale dell’immaginario/immagine di un “Purgatorio della Primavera”.