SPE ORE 19.30
23 FEBBRAIO 2019
Peppe Servillo/Solisti di Roma Sinfonietta
Histoire du soldat
-
Marcello Panni
La Terra del Rimorso
per 7 strumenti e voce recitante
-
Igor Stravinsky
Histoire du soldat
(versione di Peppe Servillo)
direttore Fabio Maestri
voce recitante Peppe Servillo
Ensemble Roma Sinfonietta
violino Vincenzo Bolognese
contrabbasso Massimo Ceccarelli
clarinetto Luca Cipriano
fagotto Marco Ciamacco
tromba Andrea Di Mario
trombone Luigino Leonardi
percussioni Antonio Caggiano
Marcello Panni ha realizzato una serie di composizioni denominata Popsongs, nelle quali usa lo stesso strumentario dell’Histoire du soldat di Igor Stravinski. Nella prima parte del concerto vengono proposti quattro pezzi del suddetto ciclo raccolti sotto il titolo La Terra del Rimorso.
Questi pezzi sono basati su melodie molto note del Salento ispirate ai tarantolati e alle antiche pratiche di guarigione. Accadeva che le “tarantate”, dopo essere state morse da uno di questi ragni, entravano in uno stato di confusione e agitazione o piombavano nella depressione, dal cui torpore si destavano solo al suono di una musica che le costringeva a ballare convulsamente, rotolandosi e contorcendosi per terra, arrampicandosi sui muri.
Con “la pizzica”, mimando la danza della taranta, nella quale si identificavano per portarla allo sfinimento e alla morte, le donne, perdendo la propria identità, si potevano liberare dal veleno e guarire dal morso. Per liberare le “tarantate” dalla possessione demoniaca, i musicisti-terapeuti facevano ronda attorno alla vittima aggressiva ed isterica e impiegavano ore e ore per portare a termine il rituale, che si concludeva con la morte simbolica della taranta e la rinascita a nuova vita della donna.
Rinascita impossibile per Joseph, il soldato protagonista della celeberrima Histoire du soldat di Igor Stravinski (1918), qui proposta nella versione di Peppe Servillo, che devastato dalla guerra, dopo aver venduto la sua anima al diavolo e nonostante il tentativo di tornare indietro nelle sue decisioni, non potrà evitare il suo atroce destino che lo condurrà alla morte. La forza propulsiva dell’Histoire du soldat è dimostrata dal gran numero di riletture che hanno accompagnato la sua fortuna novecentesca: le messe in scena di Giorgio Strehler, Dario Fo, Roberto De Simone, Pier Paolo Pasolini, utilizzano il testo originale come trampolino di lancio per audaci sperimentazioni creative, quasi che l’Histoire du soldat abbia rappresentato, per tutti questi artisti e anche per Peppe Servillo, un passaggio obbligato, un banco di prova per mettere a punto il loro personale linguaggio espressivo.