SPE - SPAZIO PERFORMATICO ED ESPOSITIVO ORE 19.30
23 MARZO 2019
Requiem
DI MICHELE RABBIA, DANIELE ROCCATO, MICHAEL THIEKE
Introitus
Kyrie
Lacrimosa
Agnus Dei
Lux Aeterna
Michael Thieke clarinetto
Michele Rabbia percussioni, elettronica
Daniele Roccato contrabbasso
con la partecipazione di
Rocco Castellani contrabbasso
Mauro Tedesco contrabbasso
Nella storia della musica dal XV secolo ai nostri giorni la Messa da Requiem è stata spesso considerata una forma musicale con la quale confrontarsi, presto o tardi. Dai tempi di Ockeghem (che nel 1461 scrisse la più antica Messa da Requiem pervenutaci) e degli altri compositori fiamminghi, la forma del Requiem e il suo obiettivo sono molto cambiati: mentre in origine lo scopo era quello di accompagnare una vera messa, nel corso dei secoli si è gradualmente sviluppata come genere a sé stante, seguendo direzioni teatrali (Mozart), operistiche (Verdi), sinfoniche (Brahms, Henze), cameristiche (Stravinsky, Fauré), spirituali (Gubaidulina, Pärt).
Nonostante questo il Requiem ha mantenuto la sua profonda essenza attraverso i secoli non smettendo mai di esercitare il proprio fascino. Si tratta di qualcosa che ha a che fare con l’essenza della nostra vita, con il nostro essere musicisti, con il nostro essere donne e uomini in un mondo sempre più disumanizzato. Questo lavoro ha la sua radice principale nella Messa da Requiem di Ockeghem, che spesso emerge con la voce trasfigurata di un coro di contrabbassi, mentre trae la sua ispirazione nelle suggestioni del Requiem di Ligeti. È un lavoro nel quale le nostre diverse provenienze – musica contemporanea e antica, improvvisazione radicale, musica elettronica, jazz d’avanguardia – si fondono l’una nell’altra. È il luogo del nostro incontro, così inesplicabile, così indispensabile. (Daniele Roccato)