TENUTA DELLO SCOMPIGLIO ORE 19.30
1 DICEMBRE 2018
Vox Psychopompi
suoni, variazioni e trasfigurazioni
sul tema della morte
Anonimo
O virgo splendens
Jacob van Eyck (1590-1657)
Doen Daphne d’over
Stefano Landi (1587-1639)
Passacaglia della vita
Raffaele Schiavo (1966-)
E-Motive Mantras n. 8
Giovanni Stefani (prima metà XVII secolo)
Amante felice
Claude Debussy (1862-1918)
Sonata per flauto, viola e arpa
Pastorale - Interlude - Finale
Alessandra Bellino (1970-)
Variazione-invenzione per flauti (in do e in sol) per violino, arpa e pianoforte
sul tema Derde Doen Daphne d'over tratto da Der Fluyten Lust-hof di Jacob van Eyck
Raffaele Schiavo
Tenebrae factae sunt
François Couperin (1668-1733)
Les Barricades Mystérieuses per pianoforte
Tarquinio Merula (1595-1660)
Canzonetta sopra a la nanna
-
Raffaele Schiavo voce
Ensemble Dissonanzen
Tommaso Rossi flauto dolce e traverso
Francesco Solombrino violino e viola
Ciro Longobardi pianoforte
Lucia Bova arpa
Ugo Di Giovanni arciliuto
photo credits: Piero Previti
Il tema della morte, in questo concerto è trattato attraverso la voce straordinaria di un cantante come Raffaele Schiavo, personalità multiforme che unisce la sua attività di performer in vari generi musicali a quella di musicoterapeuta impegnato nel mondo delle cure palliative e dell’universo del fine-vita. Il cantante siciliano incontra l’Ensemble Dissonanzen, il poliedrico gruppo napoletano impegnato da 25 anni in un percorso nell’ambito della musica contemporanea, ma anche dell’incontro tra musica e altre arti. Ne viene fuori un programma sospeso tra musica antica e repertorio moderno e contemporaneo, in cui il tema della morte si unisce a quello della variazione e della trasfigurazione. Ai barocchi Stefano Landi, Tarquinio Merula, Giovanni Stefani, François Couperin si uniscono il fiammingo Jacob van Eyck e le variazioni/metamorfosi scritte dalla compositrice napoletana Alessandra Bellino sulle sue melodie. Il programma viene completato dalla Sonata per flauto, viola e arpa di Claude Debussy, primo-novecentesca “trasfigurazione” di una sonata dell’epoca di Luigi XIV, riferimento coltissimo e raffinato alla grande tradizione del barocco francese.
Vox Psychopompi