On the corner
PERFORMANCE ITINERANTE IN 3 ATTI
DI CECILIA BERTONI
IN COLLABORAZIONE CON CARL G. BEUKMAN
regia Cecilia Bertoni
musica, suoni e rumori Carl G. Beukman
con Cecilia Bertoni, Mauro Carulli, Mariagrazia Pompei, Charlotte Zerbey
riprese e montaggio video Bam, Cecilia Bertoni
tecnica e costruzione scene Paolo Morelli, Alice Mollica, Chiara Nardi
assistente alla regia Mauro Carulli
direttrice di produzione Michela Giovannelli
con il prezioso aiuto di Valentina Pracchia e Deniel Balestra e tutti i collaboratori Dello Scompiglio
On the corner
In cima alla Collina dell’Uccelliera, due vecchi metati restaurati e un grande terrazzamento alberato ospitano lo spettatore e diventano scenari dei tre atti che compongono la performance itinerante On the corner. Ciascun atto attinge alla vasta tematica della morte e del morire.
La situazione site specific diventa supporto alla drammaturgia.
Lo spettatore viene talora avvolto dall’ambiente, talora coinvolto direttamente. Oppure rimane spettatore distante.
L’atto al Metato del Bambù racconta del periodo prima della morte, in cui il morente vive spesso in due mondi paralleli. In uno lotta per la sopravvivenza concreta, riduce le sue necessità al minimo, restringe lo spazio intorno a sé. Nell’altro comincia a entrare in un’esperienza più e più immateriale e fluida. Nel caso in cui creda alla vita dopo la morte, si abitua a una vita senza corpo, senza spazio e senza tempo. In caso contrario, semplicemente si abitua al nulla. Sempre più vive in un mondo difficilmente comunicabile e inaccessibile ai viventi e proprio per questo la solitudine viene vissuta nella sua espressione più totale. I viventi lo stanno a guardare impotenti.
Il Metato del Pastore diventa metafora della casa intesa come il corpo che abitiamo. Il corpo a volte è accogliente, si muove, ci porta nel mondo, comunica, ma può anche diventare inospitale. Il dolore fisico c’imprigiona, ci isola in uno spazio sempre più limitato, pericolante e solitario dal quale vorremmo evadere. Per sempre.
Fra le due case, all’ombra degli alberi, mentre lo spettatore si rifocilla viene invitato a partecipare a un gioco. E come in tutti i giochi vige l’arbitrarietà di chi vince e di chi perde.
Questa casa non è più la mia casa.
Vorrei sgusciar via,
Svanire nella nebbia.
Sognare - danzare,
Dormire. Quel lungo sonno.
round midnight / ritratti
VIDEO INSTALLAZIONE
2017
ideazione e regia Cecilia Bertoni
musica, suoni e rumori Carl G. Beukman
performer Olivier Boréel, Eleonora Chiocchini, Katia Frese, Sara Leghissa, Valerio Sirna
riprese e montaggio video BAM con Cecilia Bertoni
trucco video Giulia Avarello e i performer
allestimento installazione Paolo Morelli, Alice Mollica, Giacomo Citti
anno di produzione 2016
immagine di Cecilia Bertoni
La video installazione round midnight è un adattamento e uno sviluppo di uno dei video presentati originariamente all’interno dell’omonima performance della regista e artista Cecilia Bertoni, presentata dalla Compagnia Dello Scompiglio nel 2016.
Nei video vediamo i ritratti dei 5 performer. Essi appaiono in un primo momento appena svegli, senza filtri o maschere, ancora in uno stato di inconsapevolezza rispetto al dovere di presentarsi al mondo. Successivamente, sbiancati dai loro tratti, emergono truccati secondo le rappresentazioni delle convenzioni di maschile e femminile, mentre alla fine della narrazione loro stessi scelgono un make-up che non li copra o che li renda presentabili, ma che racconti di più su chi sono veramente, oltre la dicotomia.
All’interno di questi passaggi ci sono rallentamenti, modifiche strutturali rispetto alla normale concezione del tempo in cui diventa difficile definire ciò che si è e ciò che si diventa.
Il visitatore assiste alle immagini in un’atmosfera che vorrebbe eludere il tempo di cronos e farlo sentire a proprio agio, quasi come se il mondo non lo osservasse più e non ci fosse bisogno di adottare un ruolo determinato che risponda alle aspettative che di noi si sono create.
L’installazione consiste in un parallelepipedo di 4,5m x 3m x 150 cm di altezza, ricoperto di velluto rosso, con cuscini in vari materiali ricamati a mano sui quali ci si può accomodare. Le due pareti di proiezione sono in simil cuoio con ricami rossi.
On the corner/videoinstallazione
VIDEO 21’ 08’’
DI CECILIA BERTONI
2019
regia Cecilia Bertoni
musica, suoni e rumori Carl G. Beukman
con Cecilia Bertoni
riprese e montaggio video Bam, Cecilia Bertoni
tecnica Paolo Morelli, Alice Mollica, Chiara Nardi
direttrice di produzione Michela Giovannelli
Una delle parti di On the corner può essere presentata come videoinstallazione a sé stante o come performance con la partecipazione di Mauro Carulli e Cecilia Bertoni.
On the corner /videoinstallazione
Camera #1
INSTALLAZIONE AMBIENTALE
CECILIA BERTONI E CLAIRE GUERRIER
CON CARL G. BEUKMAN
2011
CAMERA #1 E CAMERA #2 SONO NATE COME PREPARAZIONE A CAMERA #3
Camera #1 è stata presentata in occasione della Giornata del Contemporaneo, 8-9 ottobre 2011
riallestita sabato 12 e domenica 13 aprile 2014 in occasione dell'Inaugurazione di In Relazione
2 donne-2 solitudini, intrecciano memorie del passato, aneliti del futuro, in frammenti che divengono gli arredi di una piccola stanza. Con suoni e rumori Carl Beukman crea nello spazio un’ulteriore dimensione.
Questa installazione è un work in progress dello spazio che è poi stato allestito nel 2013 in un piccolo metato della Tenuta.
Camera #1
Cecilia Bertoni (1961) è nata e cresciuta in Italia. Vissuta altrove. La poesia, la musicalità, l’architettura del corpo e dello spazio in movimento – e non, e le loro dinamiche – sono i soggetti della sua ricerca. Gli spazi sospesi fra la vita e la morte, fra il sogno e la veglia sono gli scenari nei quali questi soggetti raccontano e si raccontano, come fossero frammenti della memoria e degli aneliti: l’assenza di ciò che non c’è più e di ciò che ancora non c’è. Gli strumenti del racconto variano fra danza, recitazione, fotografia, ricamo, disegno, installazione e video. Si sviluppano in spazi neutri, oppure danno vita a un dialogo con gli spazi esterni nella natura e/o site specific. Ideatrice del Progetto Dello Scompiglio nella sua globalità, che espande il concetto di cultura all'ambiente, al paesaggio, all'agricoltura e alla Cucina, è co-fondatrice e direttrice artistica dell'Associazione Culturale Dello Scompiglio che ha sede a Vorno (Lucca). In seguito a una formazione eclettica, alla quale hanno contribuito Philippe Gaulier, Monica Pagneaux e diversi collaboratori di Theatre de Complicite (Londra), ha lavorato all'estero come regista, performer, coreografa, scenografa e drammaturga in numerosi progetti con l'obiettivo principale di armonizzare, miscelare e mettere in contrasto differenti forme d'arte nelle sue composizioni. Prima di rientrare in Italia, è stata co-fondatrice e direttrice artistica della Compagnia Circle-X Arts, Londra, per la quale ha curato le coreografie e la regia di alcuni spettacoli di cui è stata anche interprete. Fra i suoi lavori, come coreografa, regista e scenografa, Vanishing Act, che ha partecipato al Festival Resolution al Teatro The Place di Londra. È insegnante Feldenkrais®.
Claire Guerrier è nata nel 1969 a Strasburgo, in Francia. L’artista vive e lavora a Basilea, in Svizzera. Pur partendo da una formazione teatrale, il suo lavoro da attrice e regista se ne distacca progressivamente, passando dalla composizione del personaggio alla definizione dell'identità di performer/artista. Nel suo lavoro, che utilizza particolarmente il video, unisce il reale e la finzione intorno ad interrogativi essenziali: il corpo, il dolore, la forza, la conoscenza, il vuoto e il pieno o, come in Camera #1, #2 e #3, l'assenza e la presenza…. Le sue opere navigano fra realtà e immaginario, fra narrazione e immagini poetiche in cerca d'identità e di risposte sul senso dell'esistenza.
Carl G. Beukman (1960) è nato a Sintmaartensdijk, in Olanda. Attualmente vive a L’Aia. Dopo molti anni come contrabbassista, il suo interesse si sposta verso la composizione e il disegno del suono, principalmente per il teatro. È sempre alla ricerca della perfetta combinazione fra suono, immagine e testo nell’ambito teatrale, performatico e nel video. Le influenze musicali provengono dalla musica classica contemporanea e dal rock. I punti di partenza sono spesso suoni organici, per esempio quelli registrati dalla natura (gli animali, il vento, lo spezzarsi di un ortaggio, eccetera). Questi suoni vengono poi manipolati dall’artista e combinati con strumenti acustici e sintetici. Cerca così di creare un mondo non esistente. In questa maniera, e in combinazione con altre forme d’arte, trova la sua fuga dalla realtà.
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