Trilogia dell'Assenza
di Cecilia Bertoni
2013
La Trilogia dell'Assenza comprende tre performance che affrontano e si impigliano nel tema del vincere e del perdere, dell’assenza e dell’attesa, ci parla di come l’individuo vive il quotidiano sommerso di ricordi reali o immaginari, di esperienze vissute o fantasticate e di incontri concreti o ideati. Indaga su un’intimità che non è in grado di discernere se il passato è una concatenazione di eventi oppure se viene trasformato, alterato o manipolato per definire una propria identità presente.
In linea con questa logica, la mostra di Pablo Rubio Estados indefinidos para una existencia costruisce un’ambientazione in cui le pagine, che trattengono i ricordi e conformano la memoria collettiva, si svincolano dal corpo della storia e precipitano irrimediabilmente verso il pavimento. Brandelli di un passato incontenibile, frammenti di memorie ormai scomparse, oggetti anonimi dimenticati; stati indefiniti che compongono una stratigrafia di segni che si sviluppano nello spazio come isole sospese in una completa solitudine.
Entrambi si interrogano sul tempo passato e presente, indagano sulle finzioni dei ricordi e sulla solitudine dell’individuo, accennano a perdite e assenze che non possiamo intuire, alla impossibilità di trattenere gli attimi o alla sfuggevolezza delle esperienze e ci spingono a rimanere in attesa davanti a un silenzio che nessuno potrà mai infrangere.
Libri, sedie, percorsi, luci e ritratti ci conducono, in modalità diverse, verso un itinerario tortuoso, fisico e mentale, che da una prospettiva stabile e frontale ci porta a una consapevolezza scandita da soste, per poi ricondurci all’interno e chiuderci definitivamente in noi stessi.