18 MAGGIO - 2 GIUGNO 2013
COMPAGNIA DELLO SCOMPIGLIO
Trilogia dell'Assenza
un progetto di Cecilia Bertoni
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leggi TotalTheatreReview.pdf
programma
--- sabato 18 maggio
vai al programma dell'inaugurazione
---- venerdì 17 maggio - anteprima (su invito) domenica 19 maggio sabato 25, domenica 26 maggio sabato 1 giugno, domenica 2 giugno
ore 15.45-16.45 SPE - Spazio Performatico Tesorino, perché hai perso?
ore 17.20-19.10 itinerario performatico in 4 tappe, partenza dal Ninfeo Riflessi in bianco e nero
ore 20.30-21.20 SPE - Spazio Espositivo sotterraneo Kind of Blue
--- venerdì 24, venerdì 31 maggio
(Tesorino, perché hai perso? il sabato o la domenica)
ore 17.30-19.20 itinerario performatico in 4 tappe, partenza dal Ninfeo Riflessi in bianco e nero
ore 20.30-21.20 SPE - Spazio Espositivo sotterraneo Kind of Blue
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La Trilogia dell'Assenza è per massimo 20 spettatori, prenotazione obbligatoria
Nella pausa tra Riflessi in bianco e nero e Kind of Blue si potrà girovagare per lo SPE per vedere la mostra di Pablo Rubio, guardare uno dei cortometraggi della performance Kind of Blue proiettato nel foyer e scoprire i vari elementi visivi e sonori della performance sparpagliati per gli spazi.
Nel mezzanino sarà allestita una mostra di immagini e saranno anche consultabili e acquistabili le 4 riviste della Trilogia dell'Assenza che contengono gli appunti di Cecilia Bertoni sulla realizzazione delle 3 performance e il catalogo delle opere del Cimitero della Memoria.
Alla Cucina Dello Scompiglio per tutta la giornata sarà possibile gustare aperitivi semplici o rinforzati, spuntini, merende, pranzo e cena ispirati alla Trilogia. Sarà disponibile il vino Lavandaia, Madre 2010 che verrà lanciato mercoledì 8 maggio con una etichetta creata da Pablo Rubio per l'occasione a tiratura limitata.
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La Trilogia dell'Assenza comprende tre performance che affrontano e si impigliano nel tema del perdere e del vincere, e della loro relazione con il tempo in tutte le sue dinamiche reali e non. La questione è affrontata da prospettive diverse e sviluppata in spazi e luoghi diversi della Tenuta Dello Scompiglio.
Tesorino perché hai perso? si svolge nello Spazio Performatico, in una relazione frontale fra attori e spettatori.
Riflessi in bianco e nero è un percorso in quattro tappe imperniato sulla perdita e sulla memoria, che si snoda in vari luoghi della Tenuta, in movimento fra azione e installazione, dove il pubblico e i performer talvolta finiscono per mischiarsi.
In Kind of Blue - ultima parte della Trilogia - in una sala sotterranea, lo spettatore è su un'impalacatura, circondato da un'installazione video, mentre in scena, dal vivo, c'è una torretta con un'astronauta.
Trilogia: immagini e cose
Tesorino, perché hai perso?
una composizione di: Cecilia Bertoni, Carl G. Beukman Serge Cartellier,
Claire Guerrier, Saskia Mees
regia e video: Claire Guerrier
performer: Cecilia Bertoni, Serge Cartellier
suono e musica: Carl G. Beukman
disegno luci: Pierre Montessuit
scene e costumi: Cecilia Bertoni, Claire Guerrier
video: Claire Guerrier
audio e luci: Luca Telleschi e Paolo Morelli
costruzione scene: Vincenzo Suriano e Cipriano Menchini
ufficio stampa: Giovanna Mazzarella
una produzione: Associazione Culturale Dello Scompiglio
a cura di Michela Giovannelli
Descrizione di una strada senza uscita.
Sono in due, oltre i quaranta anni,
non più al culmine del successo.
Hanno 50 minuti per prepararsi al grande rientro.
Devono vincere.
Oppure no?
La tentazione è grande, il momento del trionfo delizioso.
E se perdessero, cosa succederebbe?
Due angeli cadono, direttamente in un tritacarne.
Urla e frantumazione. Un'esalazione di paura.
Giorno dopo giorno ci proveranno ancora,
fino a che la morte non li redimerà.
Un'installazione "mobile", tragicomica, sul palcoscenico
dove si seguono le immagini di due pattinatori sul ghiaccio,
ma dove il ghiaccio non c'è più.
Un corpo, solo sul ghiaccio, solo nella pioggia.
Solo con il suo incubo di sconfitta.
Cade nell'acqua mentre sogna di danzare sulla sua superficie.
Qualcuno sta danzando sul ghiaccio: tracciando con solchi taglienti
- come fosse il corso della sua vita - con macchie e graffi, cicatrici e ferite,
quella superficie vasta e liscia.
E le medaglie, le coppe e i premi che tremolano in lontananza.
Sarà invece sconfitta?
A chi importa?
Chi osa?
Noi 2 Atti quotidiani in un assurdo condominio
Isolamento e simbiosi - separati e uniti
da Radio Gogo che tutti ascoltiamo
Negli atti abitudinari del risveglio
ricordi - e immagini dei ricordi - si mescolano.
Un impasto dei tempi.
Il successo - essere amati
L'insuccesso - essere rigettati
diventano la nostra stessa voce interiore che ci commenta
- senza tregua -
come per tenerci a bada dalla spontanea azione del momento.
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Riflessi in bianco e nero
performance itinerante in quattro tappe
all'Uccelliera L'Attesa
al frassino La Perdita
alla vigna abbandonata Il Cimitero della Memoria
allo stagno Il Funerale del Tempo
idea, regia e scene: Cecilia Bertoni
suoni e musica: Carl Beukman
con: Marialucia Carones, Serena Gatti, Marco Di Campli San Vito,
Piero Leccese, Luigi Petrolini e Andrea, Angel, Cipriano, Deniel,
Denny, Derox, Fausto, Francesco, Ilario, Lorenzo, Michele, Paolo
Mostra collettiva: Davide Orlandi Dormino, Silvia Giambrone, Pablo Rubio,
Chiara Scarfò, Gian Maria Tosatti, Barbara Uccelli, Enrico Vezzi, Claudia Zicari
a cura di Angel Moya Garcia con Cecilia Bertoni
testi: Cecilia Bertoni, Marialucia Carones, Serena Gatti
citazioni da: Murakami Haruki, Friedrich Nietzsche, Harold Pinter e
dai dizionari Garzanti e Sveva
per il contributo ai dizionari si ringraziano: Barbara Goretti, francesca Banchelli.
Lorenza Bertoni, Massimo Bottega, Susanne Braun, Chiara Camoni, Marco Di Campli
San vito, Stefania Iattarelli, Gabriele Meschi, Carlo Montoli, Angel Moya Garcia,
Andrea Pallotta, Patrizia Pozzoli, Stefania Restelli, Enrico Vezzi
aiuto alla regia: Alice Mollica
tree climber: Paolo Carrara, Giorgio Grande
costruzione scene: Vincenzo Suriano con Cipriano Menchini
allestimento mostra: Cipriano Menchini e Paolo Carrara
audio e tecnica: Paolo Morelli e Luca Telleschi
una produzione Associazione Culturale Dello Scompiglio
La fase di Riflessi in bianco e nero, in bilico fra l'installazione e l'azione, si concentra sul perdere, la perdita, i perdenti, il tempo e la memoria. L'itinerario in 4 tappe in luoghi molto diversi, si staglia su un percorso in discesa.
La prima tappa, L'attesa, all'ombra dei lecci dell'Uccelliera orchestra in un'immagine i temi della performance.
La seconda tappa, La perdita, si svolge su una piramide di terrazzamenti presso un enorme frassino: 3 uomini presenti ma distanti e 3 uomini assenti. Ai piedi dei terrazzamenti 2 buche, 2 donne che confidano al ventre della terra i loro segreti. Possiamo perdere solo quello che abbiamo. Finire di possedere la vita, il respiro, il tempo, la memoria la materia, le persone, i sensi.....
La terza tappa, Il Cimitero della Memoria, si sviluppa sul territorio di una vecchia vigna, i cui resti sono pilastri di cemento. Ricordi effimeri, simulacri, vuoti calpestabili, librerie di frammenti dimenticati, spazi privati, immagini incustodite, passaggi socchiusi, suoni che si dileguano nel tempo o luoghi mentali in bilico tra il passato e il presente dei performer e degli 8 artisti invitati a riflettere per elaborare una lettura soggettiva della memoria.
La quarta tappa, Il Funerale del Tempo, si svolge allo stagno e si focalizza sulle dinamiche del tempo. Quello esteriore ci incatena a un percorso scandito con precisione dalla nascita alla morte. Quello interiore, fra memorie che ci riconducono nel passato e desideri che ci proiettano nel futuro, ci disorienta nel presente. Come il respiro, il tempo è sempre, comunque ed ovunque presente.
Tutto il percorso è segnato dalla musica e dai suoni in forma di installazioni sonore.
Kind of Blue
ideazione, regia, e scene: Cecilia Bertoni musiche, suoni e rumori: Carl G. Beukman
aiuto regia: Alice Mollica
l'astronauta: Mauro Carulli
nei film: Cecilia Bertoni, Carl Beukman, Marco di Campli San Vito, Marialucia Carones, Serena Gatti, Claire Guerrier, Piero Leccese, Mees, Luigi Petrolini e Andrea, Cipriano, Deniel, Deroz, Fausto, Francesco, Paolo G., Paolo C. Didi & Gogo testi: Cecilia Bertoni, Mauro Carulli e i performer. Friedrich Nietzsche.
costume: Rosanna Monti
tecnica: Paolo Morelli e BAM
costruzione scene: Cipriano Menchini, Paolo Morelli
film in cucina e nei bagni:
riprese, Mauro Carulli
montaggio, Mauro carulli con Cecilia Bertoni
film in green screen: riprese, montaggio e tecnica, BAM, Paolo Morelli
una produzione Associazione Culturale Dello Scompiglio
In Kind of Blue la regista crea dei ritratti video esplorando i performer, le registe e il musicista delle prime due parti della Trilogia come persone senza un ruolo, se non quello di essere sé medesimi. Raccontano dei loro segreti e dei loro corpi come case imperfette. Nei ritratti le persone interagiscono negli stessi raggruppamenti delle performance precedenti. Entriamo in un cast e la nostra storia, volenti o nolenti, si affianca a quella di altri individui. Creando altre storie. Mentre scorrono le immagini dell'installazione video, che avvolgono il pubblico seduto su un'impalcatura, dal vivo ci sono una torretta, e un astronauta, il quale vorrebbe vedere tutto da una specie di aldilà. E non sa più la differenza fra ciò che è vero e ciò che è finto, ciò che è concreto e ciò che è fittizzio, ciò che è incarnato e ciò che non lo è, ciò che è passato e ciò che è presente.
Da giugno 2013 i cortometraggi di Kind of Blue diventeranno opera autonoma in forma di video e installazione video, in edizione limitata.
La Trilogia dell'Assenza inaugurerà un ciclo di programmazione che si sviluppa da giugno a settembre 2013, durante il quale artisti che hanno già realizzato e mostrato il loro lavoro negli spazi esterni della Tenuta potranno completare il loro intervento elaborandone una fase all'interno, o viceversa, contribuendo così a una visione totalmente soggettiva Dello Scompiglio. Fra loro Pablo Rubio, Caterina Pecchioli, Perrine Mornay (con il Collectif Impatience), Piero Leccese, Yael Karavan, Mauro Carulli (con l'ensemble CaRma).
"La Trilogia dell'Assenza intreccia il suo cammino con la mostra Estados indefinidos para una existencia di Pablo Rubio, a cura di Antonio Arévalo, nello spazio espositivo. Uno degli artisti presenti nella mostra permanente Il Cimitero della Memoria, ideata per la performance Riflessi in bianco e nero che, in quest'occasione, si interrogava sugli stati indefiniti dei ricordi nella conformazione della propria identità."
La Trilogia e la mostra inaugurano il 18 maggio 2013.