SPE - SPAZIO PERFORMATICO ED ESPOSITIVO - ORE 21.00
13 DICEMBRE 2014
ARS LUDI
Musikautomatik
Rota - Catalano
Il Casanova elettrico
omaggio a Nino Rota e Federico Fellini
Intermezzo
musiche di Mozart, Haydn e Beethoven per strumenti meccanici
Karlheinz Stockhausen
Musik im Bauch
(1975) per 6 percussionisti
-
Ensemble Ars Ludi
Antonio Caggiano, Alessandro Di Giulio, Pietro Pompei, Gianluca Manfredonia, Rodolfo Rossi, Gianluca Ruggeri
percussioni
Mario Arcari
oboe e sassofoni
Lucio Perotti
tastiere
Domenico De Luca
regia del suono
-
in co-produzione con IUC Istituzione Universitaria dei Concerti di Roma e Ars Ludi
Il concerto è trasmesso in live streaming su radiocemat.org, a cura di Federazione CEMAT
Musikautomatik
Il Casanova elettrico
omaggio a Nino Rota e Federico Fellini
PRIMA ASSOLUTA
Quando gli amici di Ars Ludi mi hanno chiesto di lavorare sulla musica scritta da Nino Rota per “Il Casanova” di Federico Fellini mi sono inizialmente concentrato sulle potenzialità “meccaniche” evocate dalla presenza di automi nella pellicola. Questa suggestione è diventata lo stimolo per riflettere su tutto quanto l’uomo ha immaginato di creare al di fuori del proprio corpo, come estensione di sé ed altro da sé che genera simboli, credenze, suoni. Partendo dalla chimica, passando dalla meccanica e dall’elettricità queste storie e leggende continuano a nutrirsi adeguandosi all’evoluzione tecnologica approdando oggi alla nuova mitopoietica elettronica e robotica.
Il brano in 6 parti ripercorre una versione essenziale della partitura rotiana elaborata dall’autore per pianoforte solo prendendo in alcuni casi (1-3-5) frasi, clusters come pretesto per il sorgere del mito da una fanghiglia musicale golemica (1) o da ritmi e suoni di sintesi (3) ed in altri (2-6) l’intero corpo del brano immaginato già in origine come un meccanismo ad orologeria. A questi passaggi positivisti si alternano quelli più intimi di umanizzazione e visione ipnotica dell’altro da sé (4) e quelli di paure ancestrali di rivolta (5) che da sempre accompagnano le storie e le credenze legate a questi miti. (Pasquale Catalano)
Musik im Bauch (Musica nel ventre)
(1975) per 6 percussionisti e scatole sonore
Julika, mia figlia, aveva circa due anni, quando, una sera, una moltitudine di piccoli suoni di tutti i tipi cominciarono a provenire dall’interno del suo corpo e io le dissi: “Come mai Julika? C’è della musica nel tuo ventre!”
A quel punto mi guardò molto perplessa e cominciò, istantaneamente, a ridere di cuore. Poi, senza smettere di ridere, divenne sempre più eccitata e agitando le braccia verso l’alto urlò: “Musica nel ventre! Musica nel ventre!”
Per tutto il tempo ridacchiò girando in tondo per poi rotolarsi sul pavimento fin quando, rotolando sotto il tavolo fino all’angolo e là quasi soffocando, lacrime cominciarono a scendere lungo le sue guance e, piangendo e ridendo allo stesso tempo, continuava a ripetere: “Musica… Musica… nel… ventre!” Cominciai a preoccuparmi e strisciai verso di lei cercando di parlarle per calmarla.
Alla fine urlai verso di lei molto forte ma poiché non si fermava la spostai nella sua stanza. Molto lentamente giunse a quietarsi. La sua voce si fece più morbida e più lentamente continuava a sillabare: “Mu-si-ca-nel-ven-tre”. Poi si addormentò bisbigliando e ridacchiando.
Nel 1975, sette anni dopo, una mattina, appena svegliato potei udire e vedere la performance di “Musica nel ventre” esattamente come ora l’ho scritta. Comunque molti dettagli presero forma soltanto quando iniziai la composizione. Per esempio non ho composto solo le tre melodie utilizzate, bensì dodici melodie ispirate a ciascun segno dello Zodiaco.
Ciascuna di queste melodie ha il suo particolare carattere e la sua altezza centrale. Per l’esecuzione gli interpreti scelgono tre melodie e ogni elemento suonato proviene da esse. La marimba ne suona una che è aumentata fino a coprire l’intera durata della performance. Le lastre suonano le tre melodie prescelte una dopo l’altra e la loro durata totale determina la durata dell’intera esecuzione. Gli altri strumenti eseguono motivi e singole note delle melodie o le suonano simultaneamente a tempi diversi. (Karlheinz Stockhausen)