SPE - SPAZIO PERFORMATICO ED ESPOSITIVO ORE 21.00
1 OTTOBRE 2016
Birds & Nymphs
Nicola Sani till I end my song 2016
per percussione concertante, flauto, clarinetto, violino, violoncello e pianoforte
prima esecuzione assoluta
Peter Maxwell Davies Eight Songs for a Mad King 1969
per voce maschile ed ensemble
Maurizio Leoni baritono e voce recitante
Antonio Caggiano percussioni
ContempoArtEnsemble
Luciano Tristaino flauto
Carlo Failli clarinetto
Antonino Siringo pianoforte e clavicembalo
Duccio Ceccanti violino
Michele Tazzari violoncello
Vittorio Ceccanti direttore
Birds & Nymphs vuole rappresentare in modo ironico e dissacratorio i due temi di questo concerto: la pazzia e l’incomunicabilità. La pazzia di un re come segno del degrado del potere, molto spesso maschile, è espressa nel monodramma Eight Songs for a Mad King di Peter Maxwell Davies, uno dei più grandi compositori del XX secolo, per un baritono ed ensemble strumentale: una stravagante, conturbante, straziante rappresentazione della pazzia mostra una vocalità estremizzata, in cui la voce del baritono, che si muove su un’estensione di cinque ottave, tocca tutti i registri vocali possibili, dalla voce grave maschile a quella acuta femminile, passando per una molteplicità di suoni compresa l’imitazione del canto degli uccelli.
till I end my song di Nicola Sani, al contrario del pezzo di Maxwell Davies, è un brano drammatico, ispirato a La terra desolata di T.S. Eliot, scrittore ed intellettuale legato al Modernismo, movimento che rivoluzionò e trasformò tutte le arti, raccontando in modo preciso la crisi dei valori e la follia di una società che portò alla tragedia della Prima Guerra Mondiale. Attraverso la ricerca di una sintesi tra le suggestioni letterarie e l’orizzonte sonoro, Sani esprime la solitudine e lo smarrimento di una società che ha perso ogni punto di riferimento culturale e politico: la percussione taglia spazi netti e definisce densità spaziali, non ritmiche ma timbriche e apre squarci sonori in cui si inseriscono vorticosamente gli strumenti, in una sorta di dialogo impossibile e frammentario. Anche questi ultimi dilatano il loro spazio timbrico, trasformando il suono in materia che cola. Nelle parole del compositore: “Le ninfe se ne sono andate...uno spazio liquido scorre intorno a noi, in cui distinguiamo forme che si dilatano nel tempo. Sembrano oggetti sfuocati, permeati da una materia contaminante. è rottame che danza....”.
direzione artistica Antonio Caggiano