SPE - SPAZIO PERFORMATICO ED ESPOSITIVO
27 APRILE - 22 DICEMBRE 2019
Cecilia Bertoni
Camera #5
INSTALLAZIONE AMBIENTALE
2019
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suono Carl G. Beukman
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direzione tecnica e allestimento Paolo Morelli
con Alice Mollica, Chiara Nardi
e Daniele Ghilardi
L’atto di scrivere il mio testamento è stato lo stimolo necessario per indagare più concretamente sulla mia morte, sulla necessità della morte. Sfogliando la storia, ripercorrendone i linguaggi estetici, ho scorto nelle rappresentazioni funerarie il desiderio di portarsi la sicurezza della propria casa nell’aldilà.
Io invece vorrei sgusciare via dalla materialità della mia casa, anche intesa come corpo.
Percepisco la morte come un attimo fra due processi opposti e interdipendenti.
Per quest’attimo di passaggio mi voglio poter spogliare di tutto ciò che appartiene a questo mondo per poter essere altrove con leggerezza, senza ancore.
Oscillo tra la sicurezza e l’insicurezza di cosa possa rimanere di me una volta denudata dalla corporeità, dal tempo e dallo spazio terreno per entrare in un’esistenza che ora solo intuisco.
Immagino il mio funerale e mi appare il mio corpo nudo, che entra e brucia nelle fiamme avvolto in questo telo funerario sul quale ho ricamato l’inestricabile alleanza fra la vita terrena e la vita nell’altrove.
Per disegnare questo passaggio mi sono appoggiata poeticamente alla simbologia alchemica. (Cecilia Bertoni)
Bibliografia
Marie-Louise von Franz, La morte e i sogni, Bollati Boringhieri, 1986
Willy Minkes, Wrap the Dead: The Funerary Textile Tradition from the Osmore Valley, South Peru and Its Social-political Implications, Faculty of Archaeology, Leiden University, 2005
Cecilia Bertoni - Camera #5