SPE - SPAZIO PERFORMATICO ED ESPOSITIVO
27 APRILE - 22 SETTEMBRE 2019
Avelino Sala
Riderless Horse
progetto vincitore del bando della morte e del morire
Avelino Sala Riderless Horse 2019 Video/Performance Cortesia dell’artista e dell'Associazione Culturale Dello Scompiglio
Nel contesto dell’arte contemporanea la morte solleva grandi narrazioni. Nei riti funebri dei grandi guerrieri o leader politici è stata spesso usata una procedura, che probabilmente proviene già dai tempi di Gengis Khan e anche dalle culture del Nord America, in cui il cavallo del defunto passeggiava solennemente con un soldato al suo fianco.
La particolarità di questa azione simbolica è che le staffe, gli stivali e la spada del cavaliere sono posizionati all’indietro. Questa pratica militare che si è svolta, ad esempio, nella sepoltura di Kennedy, ci proietta verso un’idea eroica della morte. Avelino Sala (Gijón, Spagna, 1972), colloca questa video-installazione, creata a seguito di una performance, come un esercizio simbolico dell’anti-memoriale in cui si mette in discussione quell’idea di eroe e di leader, rappresentata in tutta la statuaria classica principalmente attraverso un uomo a cavallo, e si interroga sulla necessità che quei politici siano in primo piano, quegli eroi (caduti) nell’attualità.
Forse la società contemporanea, che già vive in una modalità liquida e in una comunità orizzontale, non ha più bisogno di cavalieri o eroi posti su un piedistallo. In questo modo, il rovesciamento del potere, la discesa dal piedistallo, ci consegna il cavallo come unico testimone della memoria. Questo progetto rappresenta anche la caduta del patriarcato, in quanto quella figura dominante eteropatriarcale, il “leader amato”, è caduto dal cavallo, indicandoci che, alla fine, abbiamo il nostro destino e non abbiamo più bisogno di seguire nessun altro. Forse questa è l’ultima azione simbolica del suo funerale.
Avelino Sala - Riderless Horse