SPE - Spazio Performatico ed Espositivo
domenica 1 dicembre 2013
ore 15.30 e 17.30
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Teatro Giocovita
Ranocchio
dall'opera di Max Velthuijs
con Marco Ferro, Valeria Sacco adattamento teatrale Nicola Lusuardi, Fabrizio Montecchi
regia Fabrizio Montecchi
scene Nicoletta Garioni
sagome Federica Ferrari (tratte dai disegni di Max Velthuijs)
musiche Michele Fedrigotti
costumi Sara Bartesaghi Gallo
luci Maddalena Maj
realizzazione scene Sergio Bernasani, Davide Giacobbi
durata: 40 minuti
Candido e ingenuo, ranocchio guarda il mondo con gli occhi sempre aperti, anzi, spalancati. Tutto intorno a sé lo sorprende, lo riempie di stupore, lo incuriosisce.
Ranocchio ha tanti amici: Anatra, una dolce e amorevole compagna di giochi; Porcellino, un placido amante della casa e della buona cucina; Lepre, un intellettuale che ha sempre una risposta a tutto e Topo, un avventuriero tanto intraprendente quanto generoso. Insieme affrontano le grandi domande che i piccoli drammi di ogni giorno pongono loro.
A tutti questi dilemmi esistenziali Ranocchio e i suoi amici riescono sempre a trovare una risposta positiva. un merlo trovato nel prato è l'occasione per interrogarsi sul mistero della morte e la necessità di celebrare la gioia di essere vivi. Il mal d'amore provato da ranocchio è lo spunto per riflettere sul dolore e sulla felicità che da esso ne scaturisce. Uno spavento notturno rende inevitabile un'indagine sul tema della paura vera e della paura di aver paura.
Con parole e immagini di grande forza ed essenzialità le vicende di ranocchio e dei suoi amici, grazie a uno humour gentile, ci confortano e ci trasmettono una grande voglia di vivere. Lo fanno parlando di sé ma nel fare questo ci parlano anche di noi. Di noi che siamo grandi e ancora non sappiamo sempre accettarci ma, anche e soprattutto, di chi grande lo deve diventare e si misura ogni giorno con i problemi che il proprio crescere nel mondo comporta.
Queste piccole storie dal cuore grande sono tratte dai libri illustrati di Max Velthuijs, uno dei più celebrati autori e illustratori per l'infanzia al mondo. Le sue figure e le sue parole sono state staccate dal loro contesto originario per farle vivere sullo schermo del teatro d'ombre, trasformate con leggerezza e poesia in delicate storie animate.
Età consigliata: da 2 a 5 anni