Collectif Impatience
Western
About Frames
progetto di Perrine Mornay
con Serge Cartellier, Olivier Boréel, Gabriel Agosti
drammaturgia Sophie Faria
luci Cyril Leclerc
suono Sébastien Rouiller
progetto sostenuto da Ménagerie de Verre (Studiolab) e Collectif 12 (Mantes-la-Jolie)
una commissione Associazione Culturale Dello Scompiglio
Western e About Frames, sono due lavori realizzati alla Tenuta.
Il primo è in preparazione e il secondo è stato presentato nel 2012 lungo un percorso in discesa. In About Frames, abbiamo inventato alcune relazioni fra i corpi dei performer e lo spazio d’azione. Come scienziati che procedono per ipotesi, abbiamo fabbricato una serie di esperimenti visivi all’interno di questo paesaggio singolare. La scrittura si è strutturata per associazione di presenze, di movimenti e di oggetti.
2013_Collectif_Western_II
Da qui è nata l’idea di lavorare sul tema del “Western”, dove tre uomini riportano il mito degli spazi infiniti e delle terre desertiche del “Far West” al limite della cornice della scena, ma questa volta all’interno. Sotto molti aspetti, Western rappresenta la risposta ad About Frames. Volevo fare uno spettacolo che parlasse di limiti e di grandi affreschi epici come risposta alla performance creata per l’esterno. Rientrare dentro un teatro, su un palcoscenico - per di più - comporta sempre la questione del nostro rapporto con il pubblico e dei motivi che ci hanno portato qui. È una ragione più politica. Quello che mi interessa del genere Western è che da un lato è un divertissement, dall’altro ha in sé valori altamente morali. Il nostro Western racconta la storia di persone che si cercano nel buio, pensando di trovare qualcosa di serio da fare insieme. I tre si trovano ma alla finenon riconoscono più neppure se stessi. Lo spettacolo parla di dissimulazione, dei limiti di una centrifuga collettiva che non ha altro esito se non quello della risata di un grottesco clown. (Perrine Mornay)