1 OTTOBRE 2023 — 28 GENNAIO 2024
GIOVEDì-DOMENICA ORE 14.00-18.00
Chiara Bettazzi
Reverse
Lo spostamento di un oggetto, la modifica del contesto o un incidente di percorso si delineano come un gesto, un movimento o una fessura che incide il quotidiano e apre verso una nuova percezione della realtà. Allo stesso tempo, la raccolta, la collezione o l’archiviazione si inseriscono come pratiche artistiche che tentano di sistematizzare il mondo quotidiano non tanto per trovare un ordine dentro il caos, quanto per aprire nuovi orizzonti di interpretazione, nuove suggestioni, nuove possibilità.
In questo contesto, la ricerca di Chiara Bettazzi, declinata in installazioni, fotografie e progetti condivisi, è profondamente legata a una riflessione sull’oggetto d’uso quotidiano rielaborato e rifunzionalizzato attraverso una pratica che viene, da una parte, orientata verso l’usa e getta e, dall’altra, votata all’accumulo compulsivo di oggetti di dubbia utilità. L’oggetto, in questo senso, viene inteso come materia con cui disegnare lo spazio, privandolo dal loro eventuale valore simbolico, per trasformarlo e ricostruirlo costantemente. In questo modo vediamo come tutte le sue installazioni possano essere interpretate come un unico lungo lavoro in progress che si sviluppa, si adatta, si declina o si concretizza in funzione di un determinato spazio, riutilizzando più volte gli stessi oggetti fino a quando questi non diventano polvere, mentre la fotografia, che fino a poco tempo fa veniva usata fondamentalmente come elemento preparatorio per le installazioni, è diventata non solo elemento a se stante, ma spesso predominante nella formalizzazione.
La mostra “Reverse”, pensata appositamente per la Tenuta Dello Scompiglio, prende forma a partire dall’idea di natura morta come genere pittorico, legandolo alla sua genesi e alla sua evoluzione nel corso della storia dell’arte. Lo spazio espositivo, sezionato asimmetricamente, genera due punti di vista apparentemente contrapposti che diventano rispettivamente il davanti e il retro del lavoro, rimandando in questo caso alla tela del pittore e alla tradizione che vede la nascita della pittura di natura morta sul retro della tela. Il lavoro indaga l’archeologia della natura morta attraverso un processo di costruzione installativa che avviene in loco in cui l’illusione percettiva determina ed evoca due relazioni, da un lato quella tra spazio e oggetto e, dall’altro, tra la natura morta e lo spettatore. Mentre nella prima si evidenzia la rilevanza dell’oggetto stesso attraverso le modalità classiche di utilizzo di alcuni elementi come ad esempio lo specchio, la nicchia, il trompe l’oeil e i tendaggi, nell’altro, viene rappresentato il valore storico artistico delle modalità di visione, tra fronte, retro e illusione.
Vediamo, in questo modo, come nel suo lavoro non ci siano concetti, mode o filoni da seguire o rispettare, né letture o interpretazioni imposte o suggerite. Rimane solo l’atavica urgenza di modellare, ridisegnare, ricontestualizzare o riconfigura attraverso oggetti personali o presi in prestito un determinato spazio. In quest’ottica emerge la coerenza di una ricerca in cui, a prescindere della declinazione formale o dal linguaggio scelto, ogni gesto diventa un impulso, un istinto e un legame con gli oggetti, con gli elementi di arredo, con gli interni o con gli spazi per dare, evocare o concretizzare una visione diversa rispetto a quella a cui siamo abituati.
2023_Chiara Bettazzi
foto: Leonardo Morfini
Si avvisano i gentili visitatori che all’interno della mostra sono presenti vetri sporgenti e taglienti. Si raccomanda quindi la massima attenzione durante la visita, non è consentito toccare nulla o accedere con zaini e borse. L’accesso è consentito solo ad un pubblico adulto e ad un massimo di 5 persone contemporaneamente. Grazie per la collaborazione.
Biografia
Chiara Bettazzi nasce a Prato nel 1977. Artista e fondatrice dello spazio ex - industriale di Via Genova, si dedica alla sua ricerca artistica che indaga una duplice dimensione, da un lato lo spazio e i luoghi e dall’altra una poetica dell’oggetto quotidiano che si sviluppa tra accumulo e scarto. Interessata a innescare processi di sensibilizzazione e riappropriazione di spazi in abbandono, si dedica costantemente alla sua ricerca artistica, promuovendo l’arte contemporanea e creando numerosi legami con artisti, musicisti e spazi indipendenti del territorio. Dal 2015 crea il progetto TAI – Tuscan art industry, un osservatorio che indaga il patrimonio industriale attraverso i linguaggi artistici, invitando storici, biologi, a lavorare a contatto con le industrie. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e private, tra cui: Galleria Nazionale d’arte Moderna e Contemporanea di Roma, Casa Masaccio Centro per L’arte contemporanea, Collezione Farnesina, Museo di Santa Maria della Scala, Castello di Ama e Villa Rospigliosi. Ha esposto in musei e spazi privati. Tra le recenti mostre ricordiamo: - 2023 Standby installation view a cura di Letizia Bocci e Valentina Gensini Murate art district e Museo Galileo Firenze. - 2023 Soggiorno, a cura di Mirco Marino, Villa Rospigliosi, Prato. - 2022, Surplace a cura di Saretto Cincinelli, Galleria Nazione d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma. - 2021, Rampa di Lancio a cura di Sergio Risaliti e Antonella Nicola, Peccioli. - 2020, Andature, a cura di Cangioli, Nicola e Cincinelli, Museo Marino Marini, Firenze. - 2020, A tutti gli effetti, a cura di Alessandro Sarri, Villa Romana, Firenze. - 2020, Still Life, a cura di Davide Sarchioni, BBS/H24, Prato; - 2019, Cabinet Castello di Ama, Siena; - 2018, Il mondo infine, a cura di Ilaria Bussoni, Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea, Roma. - 2017, What about my object, Solo Show, a cura di Alessandro Gallicchio, Localedue, Bologna.
Biglietti
Inaugurazione Reverse (1 ottobre)
ingresso libero
Ingresso mostre e opere permanenti
giovedì-domenica, ore 14.00-18.00, oppure su appuntamento: € 5,00
Contatti e prenotazioni
Biglietteria SPE - Spazio Performatico ed Espositivo
tel. +39 0583 971125
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Associazione Culturale Dello Scompiglio
Via di Vorno, 67 – Vorno, Capannori (LU)
tel. +39 0583 971475
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