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2024 1200x500 Dies Irae 01

30 novembre 2024, ore 19.30

Fuorimargine
Gloria Dorliguzzo

Dies irae + Symphony #2

CONCERTO PER VOCI E MARTELLI


musiche Galina Ustvolskaya
regia e coreografia Gloria Dorliguzzo
performer Teresa Morisano, Loredana Dragoni, Isabella  Gentilezza, Samanta Tesi, Renata Oliva, Monica Barone, Lara Bonvini, Fabiola Borrelli
voce principale Monica Barone
maestro Gianluca Feccia
vocal coach Francesca della Monica
fonico Filippo Cossu
aiuto alla drammaturgia Giulia Pigliapoco
coperta realizzata da Loredana Capelli
produzione Fuorimargine - Centro di Produzione di Danza e Arti Performative della Sardegna
si ringrazia Lenz e C&C Company
si ringrazia Marina Gorla

 
 2024 DiesIrae
photo: Paolo Biassoni
 
Il progetto Dies Irae + Symphony#2 ragiona sul concetto di potere, violenza, persecuzione e indaga il soffio e la voce come fonti organiche e materiche, come spinta del voler dire, del voler esistere. Il progetto prevede l'esecuzione del Dies Irae(1973), quasi integralmente e alcune parti di Sinfonia #2(1979), composizioni provenienti dalla figura di Galina Ustvolskaya (1919-2006) una delle compositrici sovietiche più importanti del Novecento. La performance nasce inizialmente in relazione a Dies Irae, (celebre sequenza medievale attribuita a Tommaso da Celano) dove la voce e la parola rimane velata nel corpo delle performer e si esprime unicamente attraverso il linguaggio di esso. Con l'aggiunta di Synphony#2, la voce prende il sopravvento nel corpo di Monica Barone e nel coro femminile divenendo di colpo materica, esigente, appellativa, riappropiandosi dei corpi precedentemente svuotati, tornando a risuonare come voce di morte e luttuosa sonorità gridata, rivelatrice. 

Il lavoro si presenta così come un concerto performativo, dove il paesaggio sonoro è costituito dalla compositrice russa Galina Ustvolskaya(1919-2006), l'incarnazione vivente della Resistenza, soprannominata "la donna con il martello". La sua musica è costantemente interrogativa, assoluta ed estrema, Galina sceglie per le sue partiture musicali, strutture martellanti e ripetitive. Questo si traduce in un suono interrotto, ossessivo e pietroso, che talvolta sfocia in strazianti esplosioni stridenti.

In relazione a questa forza, anche i gesti fisici e sonori di questi eventi non possono che essere disarmanti, tragici e assoluti. Le performer danzano la partitura musicale a ritmo dei martelli sul legno e sul metallo (Incudini e lamiere)

Il lavoro si sviluppa partendo da alcuni quesiti: 

Cos’è il giudizio? Da dove nasce? Quando il potere si fa presente? Come il corpo  esperisce il concetto di giudizio, potere e violenza?Come lo trasmette? Può il canto, la voce, il sospiro divenire immagine? Come la danza traduce tutto questo? Qual`è` il messaggio verso cui rivolgersi?
Con l’integrazione della voce in Symphony, le performer danno vita ad azioni, movimenti e gesti che alludono a un rituale misterioso.
Si muovono all'interno di una coreografia strutturata e severa, tuttavia sempre aperta, che permette possibilità d’incontro, integrandosi a tutti gli effetti con la partitura musicale iniziale.

Se con Dies Irae la partitura coreografica appare severa, rispettando l'andamento ritmico della musica, è con Symphony che tutto si apre.
Apparentemente più caotica, i corpi fluiscono sulla scena quasi facendosi trasportare dalla Symphonia; gli strumenti si moltiplicano e la voce entra nell'apparato musicale.
Il testo/preghiera di Ermanno il Contratto affidati a Monica Barone,(interprete con un grave handicap masticatorio che ne condiziona drasticamente la fonetica),diviene immagine e materia di un grido, canto, lamento, supplica e preghiera. 

La Voce/Soffio rimane nel mezzo tra l'unico modo per dirsi e la domanda su cosa dire, l’ultimo giudizio, il giudizio sopravvissuto.


Biglietti
intero: euro 15,00
ridotto: euro 10,00

Contatti e prenotazioni
Biglietteria SPE - Spazio Performatico ed Espositivo
tel. +39 0583 971125
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Associazione Culturale Dello Scompiglio
Via di Vorno, 67 – Vorno, Capannori (LU)
tel. +39 0583 971475
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